Asti: Avié Moscato Passito domenica 11 giugno sarà A Bacca Bianca

Avié Moscato Passito sarà tra i vini di A Bacca Bianca, la seconda edizione dell’evento dedicato ai bianchi piemontesi in programma domenica 11 giugno a Palazzo Gazelli ad Asti. L’evento è organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier del Piemonte a cura dalla delegazione di Asti, con il patrocinio del Comune di Asti.

L’etichetta di Avié 2013 sarà tra i vini in degustazione dalle 16,30 alle 20,30 nel banco d’assaggio a Palazzo Gazelli, in via Quintino Sella 46, nelle cui cantine storiche si vinificò dalla metà del 1600 al 1975. 

Siamo alla posizione numero 84.

Biglietti

Il biglietto per “A Bacca Bianca” si acquista a Palazzo Gazelli e il suo costo è di 15 euro. Comprende il calice di benvenuto in piazza Statuto e le degustazioni di tutti i vini presenti ai banchi d’assaggio di Palazzo Gazelli in via Quintino Sella 46.

Avié Moscato Passito

L’etichetta ha l’impronta di una mano femminile, serigrafata in oro sulla bottiglia, che simboleggia la manualità con cui si svolgono tutte le operazioni più delicate: vendemmia, selezione dei grappoli più maturi, appassimento e pressatura.

In dialetto astigiano “Avié” significa veglia ed evoca le lunghe serate invernali che i contadini trascorrevano nel tepore della stalla raccontando storie ai bambini.

La vigna è a Costigliole d’Asti. Il vitigno è il moscato bianco del Piemonte. Ogni ettaro ha una densità di impianto di circa 5.000 ceppi, con una produzione massima di 60 quintali di uva. La pratica dell’appassimento riduce la resa in mosto a 25-30 ettolitri.

La vendemmia avviene attorno alla metà di settembre: i grappoli vengono raccolti a mano e selezionati, adagiati in piccole cassette e sottoposti a un periodo di appassimento in appositi locali condizionati e molto ventilati. La durata dell’appassimento varia di anno in anno essendo legata alle condizioni meteorologiche.

La vinificazione è particolare: il mosto viene fatto fermentare in barriques di Allier nuove dove rimane per oltre otto mesi. Riposa in bottiglia per almeno un anno ed è messo in commercio due anni dopo la vendemmia. Si può conservare per molti anni.

Si abbina bene con i formaggi erborinati e i caprini stagionati, al fegato d’oca, al paté di fegato e di selvaggina, ai dessert e alla piccola pasticceria. È un vino da meditazione.