Goj

Goj.

Goj significa esuberanza, slancio, un po’ giubilo e un po’ piacere, un termine dialettale che si riferisce a un momento di gioia, di desiderio. Il vino a cui rimanda è vivace, frizzante, naturale: impossibile contenere l’energia.
La forma retorica scelta per esprimere questo stato è l’iperbole: dalla foto di un grappolo d’uva si è lavorato sull’ingrandimento per rendere gli acini - scontornati, trattati e virati cromaticamente -, protagonisti dell’immagine. Tre grandi acini enfatizzati, ingigantiti, riprodotti con un livello di dettaglio capace di risemantizzare l’immagine, pronti a scoppiare e a liberare energia frizzante. Un’immagine ludica, ma anche un po’ sognante, che traduce la semplicità, qualità posseduta dalla barbera piemontese. (Valeria Bucchetti, ibidem).